LUCA MARIA PATELLA | la mostra e le opere sono visibili anche su ARTSY | |
fotografando..ecc | Biografia | |
9 luglio – 24 settembre 2021 | Cataloghi |
“[...Ho] assunto la fotografia come medium primario e campo d’indagine, alla metà degli anni Sessanta, per me non ha significato uscire dal terreno della grafica o della pittura, per entrare in quello della fotografia e poi limitarmi ad un nuovo specifico. È anche importante rilevare che proporre la fotografia nell’ambito delle arti figurative non era allora così ovvio come poi è diventato negli anni Settanta.” Ida Panicelli, La Fotografia di Luca Patella 1964-1978, Mantova, 1978 | ||
Luca & Rosa alla Calcografia nazionale di Roma nel 1966 |
“[...] Ho privilegiato la fotografia e il film in quel momento, e lo ritenevo fondamentale; ma non ho mai avuto l’ingenuità di credere che il segno fotografico (o, in particolare l’icona fotografica) e il procedere con strumenti inerenti fossero un più vero approdo alla realtà; anche se è chiaro che si poteva raggiungere un’adesione ben diversa e più ‘diretta’.” Ida Panicelli, La Fotografia di Luca Patella 1964-1978, Mantova, 1978 | ||
L.M. Patella all’inaugurazione della sua Antologica al CSAC di Parma, 1977 |
Sin dal 1964, nelle sue opere multimediali, tra cui gli Ambienti proiettivi animati, in anticipo rispetto all’arte concettuale e comportamentale, Patella sviluppa una sperimentazione linguistica che investe ogni aspetto della produzione, dai viraggi fotografici di carattere psicanalitico in un contesto realista, alla performance, sino all’uso della parola intesa come detonatore di nuovi significati. La presa d’atto è, comunque, dichiaratamente soggettiva, persino esistenziale, un vero e proprio sacrilegio rispetto ai tempi quando, sia dall’Europa sia soprattutto dagli Stati Uniti, si stava affermando un’arte riduzionista, fondamentalmente tautologica, basata su regole ferree e invalicabili. Alberto Fiz, NON OSO OSO NON essere, Gli Ori, Pistoia, 2017 | ||
Luca si “riflette nella Psyche", 1970 |
“Abbandonato non solo il laboratorio scientifico, ma anche il disegno e l’incisione, utilizzo e costruisco quindi la macchina fotografica come strumento espressivo concreto e non limitatamente “artistico”. Questo però non significava tagliare i ponti con la Tradizione Storica: la dimensione del mio lavoro corrisponde sempre alla complessità, che implica la mediazione dialettica tra gli opposti.” Ilaria Bernardi, NON OSO OSO NON essere, Gli Ori, Pistoia, 2017 | ||
Luca & Rosa, (pragmàtica della Comunicazione!), 1967 |
OPERE DISPONIBILI
Luca Maria Patella. Fotografando..ecc was last modified: Gennaio 15th, 2024 by