Tag

galleria Santo Ficara

    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_1
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_2 rit
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_3
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_5
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_6
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_7
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_8
    Aldo Mondino, Quadrettature e non solo, galleria Il Ponte, Firenze_9
    ALDO MONDINO Biografia
    quadrettature e non solo. 1963-1972 sfoglia il Catalogo
    a cura di ALBERTO FIZ
    24 febbraio – 14 aprile 2018

    La galleria Santo Ficara, che ha seguito per molti anni il lavoro di Aldo Mondino, e la galleria Il Ponte, che negli anni ha raccolto un importante nucleo di opere realizzate fra il 1963 e il 1964, presentano a Firenze una doppia personale in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino.

    Nel suo Omaggio la galleria Santo Ficara presenta opere scelte dalla sua collezione che abbracciano un vasto lasso di tempo, da Ottobre russo del 1965/66 fino ad Applausi del 2004, toccando le tematiche che maggiormente hanno affascinato la pittura dell’artista: Das Meer (1980), Eiffel Safariana (1989), Turcatina (2001), Pittore d’insegne (2001), Tauromachia (2003), Mosaico (2003), Danza Sufi (2004).

    La galleria Il Ponte presenta invece opere realizzate fra il 1963 e il 1972. Quadrettature, Monocromi, Casorati, Onde, che rappresentano, attraverso il suo laterale avvicinamento alla Pop, la prima grande grande rivelazione dell’artista, che nel 1964 espone proprio con queste opere alla Galleria Gian Enzo Sperone di Torino e alla Galleria La Salita di Gian Tomaso Liverani.

    Come scrive Alberto Fiz, alcuni anni or sono: «Il problema è ancora, sempre, quello della pittura. […] Qualunque mossa si faccia, Mondino è in grado di spiazzarci, come avviene lungo il suo quarantennale percorso artistico. È un gioco complesso il suo, dove le convenzioni dell’arte sono messe continuamente in crisi. […] L’artista torinese si interroga sul significato recondito dell’immagine cogliendone la natura inconscia, senza rinunciare a una rappresentazione autenticamente decorativa in base a quell’idea che di decorazione aveva Henry Matisse e che spesso la pittura occidentale ha negato. Nessuna deroga nei confronti delle mode, nessuna tentazione concettuale, nessuna necessità di aderire ad un modello estetico, bensì percorso mentale che passa attraverso tela, pennelli e linoleum. […] Ma è bene non dimenticare l’elemento di fondo che sta alla base di tutta la ricerca di Mondino: il paradosso. […] Tutto slitta in una dimensione altra, tesa a cogliere l’aspetto molteplice dell’immagine secondo il percorso aperto dal dadaismo e dal surrealismo.» (Alberto Fiz, Il Paradosso della pittura, Milano 2002)

    La mostra è in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino.

     

    Febbraio 19, 2018 0 comment
    0 Facebook Twitter Google + Pinterest