Rosa Foschi ab Ovo the old nursery rhymes, 1987, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Dream Drum Dry, anni ’90, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Sensation, 1994, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Senza Titolo, 1995, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Quando, 1995, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Senza Titolo, 1995, galleria Il Ponte_08
Rosa Foschi, Senza Titolo, 2002, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Virus, 2006, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Senza Titolo, 2008, galleria Il Ponte
Rosa Foschi, Aurora, 2008, gallleria Il Ponte
ROSA FOSCHI Biografia
carte libri film Catalogo
a cura di Pietro Gaglianò
27 settembre – 8 novembre 2024

Il Ponte riapre la stagione espositiva dopo la pausa estiva con una personale dedicata a un’artista con la quale la galleria collabora da tempo, Rosa Foschi, film-maker, fotografa e pittrice.
Dopo studi classici ed artistici, Rosa Foschi frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma e, tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70, realizza vari cortometraggi in disegno animato prodotti dalla Corona Cinematografica di E. Gagliardo, ora digitalizzati e depositati presso la Cineteca di Bologna.
Tre di questi, Amour du cinéma (1969), Ma femme (1970) e Amore e Psiche (1971), vengono proiettati nella sala inferiore della galleria.
Successivamente, si dedica alla fotografia, (in più occasioni la galleria ha esposto le sue polaroid) e alla pittura.

Nella mostra vengono presentati tre suoi libri d’artista, opere uniche in cui la maestria nell’impaginare il foglio si raccoglie in uno scrigno rilegato e decorato, dove una visione dadaista nell’interconnessione dei diversi elementi si fonde e si interseca alla sua scrittura poetica e alla fresca qualità delle immagini a china ed acquarello, che sono poi la struttura portante del libro.

Oltre ai film e ai libri d’artista, viene esposto un nucleo di acquerelli, in cui un lontano sentore informale è riscattato da una leggerezza e una grazia rare, ricche di vibranti e indecifrabili atmosfere. La brillantezza delle chine, la morbidezza dell’acquarello si compenetrano nella trama di queste carte, le cui immagini restano nei nostri occhi come balenii improvvisi e fuggenti.