RADICI RADICALI | Catalogo | |
Archizoom Pettena Superstudio UFO | ||
a cura di ENRICO PEDRINI | ||
14 febbraio – 18 aprile 2009 |
Il mondo dell’arte rivisita, soprattutto con giovani critici e artisti, quel tempo della ricerca architettonica, tra il 1965 e 1975, che ha rifondato in profondità teoria, pensieri e linguaggi dell’architettura in un momento in cui erano scomparsi i confini fra tante discipline. Arte cinema musica danza teatro si meticciavano in progetti di rinfrescante respiro, si influenzavano e contaminavano con curiosità e disponibilità.
I luoghi dove ciò avveniva erano Vienna, Londra, New York e….Firenze.
Nessuno sa ancora dire come e perché, ma è a Firenze che nascono, con Archizoom Superstudio UFO e Pettena, esperienze centrali che influenzarono non solo Milano (da Londra arrivavano studenti di Bernard Tschumi, Peter Cook, Zaha Hadid, Rem Koolhaas), ma negli anni a venire Jodorowsky (La montagna sacra) e giovani artisti under 40 che segnalano questa relazione nella mostra Aperto alle Corderie nella Biennale di Venezia del 1980.
A Milano Sottsass, Mendini, Raggi, Navone, a Firenze 9999, Ziggurat e Buti, a Torino gli Strum, a Napoli Dalisi, a Vienna Hollein, Pichler, Zund up, Himmelblau, Haus Rucker, a Londra Archigram e Street Farmer, in USA gli Ant Farm, segnalano insieme agli originari Archizoom Superstudio UFO e Pettena una condizione che viene denominata architettura radicale. Una galassia di ricercatori, i più diversi, ma che raccontano i personali itinerari dentro una disciplina apertasi al dialogo e alla libertà espressiva.
La Galleria Il Ponte inizia con Archizoom Superstudio UFO e Pettena un percorso di rivisitazione di quegli anni, su avanguardie di un lavoro di ricerca che per alcuni è ancora in atto. Attraverso la presentazione di opere grafiche, disegni, progetti che, insieme al lavoro di scrittura e teorizzazione, ebbero profonda influenza nel mondo dell’architettura e delle arti visive, è possibile oggi documentare come molta parte del costruito in architettura, naturalmente fuori dall’ Italia, e delle opere dell’arte ambientale odierna, abbia tratto origine e influenza dal lavoro di giovani fiorentini degli anni Sessanta/Settanta. E’ possibile dire oggi che ciò che è accaduto in forma di costruito negli USA (Magazzini Best, Site), a Parigi (Parco de la Villette, Tschumi), a Santiago de Compostela (Visitors Center, Eisenman), a Yokohama (Cruise Terminal, Foreign Office), non è che una derivazione, di idee per schizzi, disegni, fotomontaggi, di Archizoom Superstudio UFO e Pettena, così come per tanti episodi della ricerca artistica contemporanea, soprattutto per ciò che viene definita oggi arte ambientale.