DAVIDE MOSCONI |
Giornale | |
Coincidenze |
Mostra 2015 | |
Biografia | ||
[…] Usiamo la parola “coincidenza” perché per molti versi è il fulcro stesso dell’opera e della figura di Davide Mosconi. La svolta nello sviluppo della sua opera avviene nel 1984-85 quando la lettura di un libro incrociato per caso e la morte del padre entrano in collisione. Mosconi è abbattuto dal lutto e la riflessione su quanto legge gli fa inventare una sua forma nuova, il trittico, composto da tre immagini di soggetto simile, due trovate, una in ambito artistico e l’altra in ambito diverso, e una terza che scatta lui stesso rifacendosi ad esse. Qual è il senso e l’originalità? Lo spostamento da una questione puramente iconografica e di somiglianza a una di forma e di idea: mentre infatti la terza parrebbe nascere dalle prime due, in realtà è proprio essa a dar loro senso. Il processo, per un istante – l’istante fotografico – si rovescia: il figlio diventa padre del proprio padre. […]
Elio Grazioli, Coincidenze, testo in catalogo