BERNARD JOUBERT | Mostra 2016 | |
Catalogo |
Bernard Joubert, nasce a Parigi nel 1946, dove attualmente vive e lavora.
Dal 1965 al 1968, si prepara per la cattedra di disegno al liceo Claude Bernard di Parigi; si trasferisce poi per otto anni a Strasburgo e rompe con la sua formazione accademica dedicandosi, a partire dai primi anni ’70, ad una pittura minimale fatta di linee tracciate spesso direttamente con il tubetto di colore su tela libera.
Nel 1972 inizia un graduale processo di apertura del supporto pittorico, che nel 1973 si risolve nei Rubans, nastri di tela dipinta monocroma, fissati direttamente sul muro a delimitare superfici geometriche, quadrate, rettangolari, etc…, i cui perimetri non sono mai completamente chiusi. Questo nucleo di opere sarà esposto per la prima volta nel 1974 alla sua prima personale presso la galleria Yvon Lambert di Parigi. Tale mostra inaugura la collaborazione con il gallerista parigino che presenterà gli sviluppi della sua pittura in altre tre personali fino al 1981. Anche altre gallerie si interessano e sostengono in quegli anni il lavoro dell’artista: Françoise Lambert a Milano (1974, 1975, 1979), Albert Baronian a Bruxelles (1975, 1977), Rolf Ricke a Colonia, Ugo Ferranti a Roma (1977), Hal Bromm a New York (1978). Nella seconda metà degli anni ’70 è invitato a partecipare ad importanti esposizioni internazionali: Contemporeana a Roma (1974), Biennale di Parigi (1975), Plan & Space a Gand (1977), The Art of the Performance a Venezia (1979), Europa ’79 a Stuttgart (1979). Nel 1974 alcuni suoi disegni sono acquistati dal MoMA di New York, e nello stesso anno numerose sue opere entrano a far parte della collezione Panza di Biumo.
Parallelamente alle esposizioni in luoghi istituzionali, Bernard Joubert, a partire dal 1974, installa i suoi nastri per le strade delle città di Strasburgo, Parigi, New-York, Venezia. Una serie di fotografie testimonia questa pratica di esposizione non convenzionale, condivisa a quel tempo con l’artista e amico André Cadere. Il Musée d’Art Moderne di Parigi acquisirà nel 2013, nella sua collezione, il Carré rouge (200×200 cm) del 1974 e trenta fotografie nelle quali il quadrato è installato nelle strade di Strasburgo o in case private. Nel 1975, il direttore del Musée d’Art et d’Industrie di Saint Etienne, Bernard Ceysson, organizza un’esposizione delle sue opere, accompagnata da un catalogo curato da Jean-Marc Poinsot. L’anno seguente anche il Musée des Beaux-Arts di Grenoble espone, in una personale, i suoi Rubans.
Nel 1980 la superficie dei nastri si allarga e la monocromia viene spezzata da campiture di colori diversi.
Dal 1984, con la serie dei Simultanés, avvia una ricerca tesa alla ricostruzione dell’unità del quadro. Questi lavori vengono esposti nel 1997 alla galleria Jacques Elbaz di Parigi.
A partire dalla prima metà degli anni ’90 sviluppa la Peinture de peinture, un lavoro pittorico fatto di tocchi di colore che si strutturano nella riproposizione di figure tratte da quadri preesistenti (Matisse, Cezanne etc…).
Nel 1999 partecipa insieme a Christian Bonnefoi, Monique Friedman, Jean-Pierre Pincemin e François Rouan alla mostra Tableaux. La peinture n’est pas un genre organizzata da Tristan Trémeau nel Musée des Jacobins a nel Musée de Brou a Brug-en-Bresse e Musée des Beaux-Arts di Tourcoing.
Nel 2010 un’esposizione alla galleria Alain Margaron di Parigi ripropone venti anni di pittura dal 1990 al 2010. Da tale data continua la sua riflessione sull’autonomia della pittura in rapporto al supporto: se negli anni ’70 si trattava delle pareti, adesso sono riproduzioni e stampe fotografiche che Joubert raccoglie e sulle quali interviene. Nel 2012-2013, per esempio, dipinge sulle tavole floreali di un’enciclopedia botanica. Dal 2013, realizza le Peintures écrasées (Pitture schiacciate), dove la pittura ad olio, posata su incisioni antiche o vecchie riproduzioni fotografiche, crea un accorpamento tra la carta delle stesse ed il vetro. Nel 2015 la galleria Les Filles du Calvaire a Parigi ripropone, all’interno dell’esposizione Quand fondra la neige, ou ira le blanc curata da Bernard Marcelis, due lavori degli anni ’70, mentre la galleria Alain Coulange di Parigi gli dedica una personale con opere dal 1980 al 1982.
L’esposizione Bernard Joubert. La Pittura, al limite, alla Galleria Il Ponte di Firenze nell’aprile 2016, corredata dal catalogo monografico curato da Bernard Marcelis e Alessio Marolda, tende a restituire una visione d’insieme della sua opera.