Paolo Icaro, Lunatico, 1989, galleria Il Ponte, Firenze_2
Paolo Icaro, Sigillo Elicoide, 1994, galleria Il Ponte, Firenze
Paolo Icaro, Lunatico, 1989, galleria Il Ponte, Firenze
Eliseo Mattiacci, Parafulmine, Attirafulmine, Neutro, 1965, galleria Il Ponte
Giuseppe Spagnulo, Senza titolo, 1991, galleria Il Ponte
Giuseppe Spagnulo, Cerchio spezzato, galleria Il Ponte, Firenze
Giuseppe Spagnulo, Senza Titolo, 1992, galleria Il Ponte
Giuseppe Spagnulo, Figura, galleria Il Ponte, Firenze
Giuseppe Spagnulo, Senza Titolo, 1988, galleria Il Ponte
Mauro Staccioli, Fuso, 2004,galleria Il Ponte, Firenze
Mauro Staccioli, Anello, 1996, galleria Il Ponte
Mauro Staccioli, Anello '95, galleria Il Ponte
Mauro Staccioli, Anello, 2003, galleria Il Ponte
Mauro Staccioli, Cerchio imperfetto
Nanni Valentini, Piastra Bianca (AV355), 1978, galleria Il Ponte
Nanni Valentini, Cheste 2, galleria Il Ponte
Nanni Valentini, Senza titolo (Paesaggio), 1982-’84, galleria Il Ponte
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Pad. 11 – Stand A4/B3
11 – 13 ottobre 2024

Nel proprio stand (Pad 11 B3-A4), quest’anno la galleria Il Ponte presenta una mostra interamente dedicata a cinque scultori: Paolo Icaro, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli e Nanni Valentini. Nel corso degli anni la scultura ha rappresentato un importante aspetto dell’arte contemporanea cui la galleria ha dedicato grande attenzione.

Vengono presentati: di Paolo Icaro una stele in gesso e piombo, Interno, 1987, due Lunatici, 1989 e due opere a parete, Treccia, 1981 e Sigillo elicoidale, 1994, incentrando le opere esposte sul gesso, sicuramente uno dei medium prediletti dall’artista, soprattutto a partire dagli anni Ottanta; di Eliseo Mattiacci due opere, Parafulmine, Attirafulmine e Neutro, 1965 – che potremmo definire antesignana di tutto il suo lavoro successivo – e Scultura periscopica, 1972-73, giocata sulla potenza e l’ironia; di Giuseppe Spagnulo un Paesaggio, 1991, di grandi dimensioni, un Cerchio spezzato, 2006 e quattro grandi disegni realizzati dal 1990 al 2000 con il suo caratteristico pigmento nero misto a polvere di ferro e sabbia vulcanica; di Mauro Staccioli, Anello, 1995, in ferro e cemento, una delle sue prime sculture dedicate a questa forma in piccole dimensioni (diametro 100 cm) – la prima fu realizzata per Andorra nel 1991 alta 12 metri – e due più recenti Fuso, 2004 e Cerchio imperfetto, 2009 (cui ha dedicato un’importante ricerca), affiancati da due opere su carta degli anni Novanta; di Nanni Valentini vengono presentate alcune opere in gres fra le quali un’importante e monumentale opera dei primi anni Ottanta e tre opere di raffinata eleganza della fine degli anni Settanta, nelle quali si rivela a pieno la forza espressiva dell’artista nel raffinato uso dell’argilla.