ARTVERONA 2023 | ||
Pad. 11 – Stand A4/B3 | ||
13 – 15 ottobre 2023 | ||
Lo stand che la galleria Il Ponte e la Fornaciai Art Galleria di Firenze presentano ad ArtVerona 2023 è sostanzialmente incentrato sul “rapporto fra arte e parola”. Vengono presentante alcune opere di artisti Fluxus, Giuseppe Chiari, Ben Vautier, Wolf Vostell, della Poesia Visiva, Eugenio Miccini, Luciano Ori, con un importante nucleo di opere degli anni ’60, del Noveau Realisme, Raymond Hains e con l’inserimento di artisti quali Aldo Mondino, in cui il calembour rappresenta spesso la chiave di lettura dell’opera e Maurizio Nannucci che con le sue scritte al neon ha amplificato il rapporto tautologico fra arte e parola.
“[…] una particolare opera d’arte è arte, il che significa che è una definizione dell’arte”. Così Joseph Kosuth in Art after philosophy (1969) sottolinea la necessità di considerare l’arte prima di tutto un linguaggio: essa é costituita da significanti che veicolano significati o idee che possono essere compresi da tutti coloro che condividono con l’artista lo stesso codice linguistico.
Dalla seconda metà degli anni Sessanta infatti, l’obiettivo dell’arte si sposta dalla forma del linguaggio al contenuto di quest’ultimo, da un problema di morfologia a uno di funzione, dalla forma alla concezione. Da cui il termine “arte concettuale” che denota il movimento che più di ogni altro si è interessato a tale argomento.