JAN FABRE Catalogo
Knight of the Night
Mostra 2015
Biografia

Sembrerebbe aver tenuto conto di quanto Lucio Fontana aveva affermato nel Manifiesto Blanco (1946) – “la ragione non crea” – Jan Fabre durante l’intero arco della sua attività, sino ad oggi. E aver attuato in pieno, direi perfino sviluppato, quel cruciale pensiero del Maestro italo-argentino quando nello stesso scritto dichiarava: «Si richiede un cambiamento nell’essenza e nella forma. Si richiede il superamento della pittura, della scultura, della poesia e della musica. È necessaria un’arte maggiore in accordo con le esigenze dello spirito nuovo».1
Effettivamente sono pochi gli artisti contemporanei che possono vantare, come Fabre, non solo di aver realizzato quel “cambiamento” e aver “superato” ogni steccato tra forme espressive compreso il teatro, ma soprattutto di voler contribuire con incursioni nell’irrazionale e con radicalità di gesti al processo di trasformazione di un pensiero dualistico che ha tenuto in scacco per qualche millennio l’umanità esitante dinanzi ad antinomie apparentemente insolubili e invece dissolte con la semplice presa di coscienza dell’universale, ininterrotto mutamento di ogni forma della materia. […]

Bruno Corà, Jan Fabre. Il cavaliere di un umanesimo a venire, testo in catalogo